[Articolo de La Gazzetta Torinese del 19.09.2021. L’articolo originale è disponibile qui]

Dal 15 ottobre in tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati, i dipendenti (ma anche autonomi e partite Iva) dovranno esibire il green pass. Ossia dovranno essere vaccinati oppure avere un tampone negativo.

L’estensione dell’obbligatorietà del green pass, ormai in atto dai primi di agosto, è stata oggetto di forti critiche bipartisan. Il filosofo Cacciari e lo storico Barbero hanno bollato come “ipocrita” l’obbligatorietà di green pass in assenza di vaccino. Salvini le sta provando tutte, anche contro i suoi stessi uomini, a limitare l’obbligatorietà del green pass e la posizione della Meloni, leader di Fratelli d’Italia, contro il pass vaccinale è ben nota.

L’obbligo nei luoghi di lavoro della certificazione verde è arrivato dopo intense trattative coi sindacati. Che erano e rimangono contrari all’introduzione del pass per lavorare ritenendola una misura divisiva.

Abbiamo provato a capire con l’avvocato Federico Depetris, che si occupa di diritto del lavoro, se l’estensione dell’obbligo del green pass per lavoratori e partite ive sia una misura “legale”. E se questo obbligo vaccinale di fatto sia o meno legittimo.

Avvocato, dal 15 ottobre i lavoratori senza green pass potranno essere sospesi.

Esatto. I lavoratori che non saranno muniti della certificazione verde potranno essere sospesi dal lavoro senza retribuzione (ma non licenziati) e potranno essere sostituiti, nelle piccole aziende, da lavoratori muniti di pass. Inoltre, sono previste pesanti sanzioni amministrative per chi venisse sorpreso al lavoro senza certificazione.

E’ legale?

Già prima dell’ultimo decreto, alcuni datori di lavoro hanno iniziato a pretendere dai lavoratori il green pass per accedere in azienda. Su queste iniziative si erano registrate posizioni contrastanti. Da un lato il Garante della Privacy che riteneva illegittima la pretesa del datore di lavoro, dall’altra alcuni Tribunali che hanno invece ritenuto che, spettando al datore di lavoro adottare tutte le misure idonee a garantire la sicurezza dei lavoratori, fosse consentito all’azienda pretendere la certificazione verde dai lavoratori.

Prima dell’ultimo decreto era già possibile sospendere i lavoratori non vaccinati quindi.

Diciamo che adesso non ci sono più dubbi: i lavoratori devono essere sospesi se non hanno la certificazione verde. Peraltro, il fatto che la nuova misura sia stata adottata con decreto legge supera anche le perplessità esposte dal Garante per la Privacy: la misura della sospensione dei lavoratori è infatti ora prevista da una norma di rango primario.

I lavoratori che verranno sospesi avranno possibilità di ricorrere in Tribunale?

Potranno farlo. Chiunque lamenti una lesione di un proprio diritto ha sempre facoltà di adire le Autorità giudiziarie. Diciamo però che andrebbero in contro ad una quasi sicura sconfitta. Non ritengo ci possano essere molti margini per poter strutturare una difesa che possa superare le nuove disposizioni di legge. Rimane, certo, qualche perplessità. Aver previsto per legge che se non si ha il green pass si viene sospesi dal lavoro, quando non è stato introdotto alcun obbligo vaccinale, mi pare una grave contraddizione che potrebbe anche essere sospettata di incostituzionalità. Per sospendere i lavoratori, avrebbe dovuto essere introdotto l’obbligo vaccinale.

Ma il Parlamento può introdurre l’obbligo vaccinale?

Guardi, non potevano chiuderci in casa con il coprifuoco e nemmeno limitare i nostri spostamenti. Di questo sono convinto. La nostra Costituzione prevede la possibilità di sospendere alcuni diritti costituzionali solo con leggi speciali conseguenti ad uno stato di guerra. La Costituzione non prevede, e forse questo è un suo limite, il diverso caso della pandemia. Ritengo invece che l’obbligo vaccinale goda di copertura costituzionale e possa essere imposto obbligatoriamente.

Si dice che non viene introdotto l’obbligo vaccinale così lo Stato in caso di reazioni avverse non sarebbe tenuto a risarcire.

Si tratta di un falso mito. Oggi i vaccini contro il Covid non sono, formalmente, obbligatori eppure chi abbia subito gravi effetti collaterali potrà senza dubbio agire in giudizio per vedersi risarciti i danni. Diciamo che la volontà di non rendere obbligatori i vaccini mi pare essere più di natura politica che giuridica. Troverei eticamente più corretto che lo Stato imponesse l’obbligo vaccinale piuttosto che continuare ad imporre misure come quelle che abbiamo commentato oggi.

Avvocato Depetris Lei è vaccinato?

Sì, mi sono convintamente vaccinato, con le preoccupazioni e i timori che tutti noi abbiamo quando ci sottoponiamo ad un vaccino, ad un intervento medico etc.

La stampa ha riferito di alcuni suoi colleghi che si rifiutano di difendere i non vaccinati. Lei difenderebbe un lavoratore non vaccinato che voglia provare ad impugnare la sospensione dal lavoro?

Cerco di non farmi mai influenzare dalle mie convinzioni personali quando assumo la difesa di un cliente. Quindi ovviamente difenderei lavoratori non vaccinati. Non credo comunque che ci siano dei colleghi che si rifiuterebbero di difendere dei lavoratori.

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